martedì 6 agosto 2013

Le manifestazioni. Ovvero: lo specchio dell'anima

La sera del 3 agosto, presso la Kasbah a Tunisi, si è tenuta una manifestazione dei seguaci di Ennahda. La protesta nasce in opposizione ai sit-in del Bardo, dove ormai da dieci sere si incontrano coloro che chiedono le dimissioni del governo e dell'assemblea costituente.
L'ambasciata italiana aveva diramato un comunicato per intimare agli italiani di evitare le strade di Tunisi. In realtà la serata è trascorsa in tranquillità. Anzi in tutta onestà il momento della preghiera, immortalato dalla bella foto pubblicata dal Corriere di Tunisi, non può lasciare indifferenti.

Un momento della preghiera alla manifestazione pro-Ennahda

Questa sera è previsto un sit-in speciale al Bardo: sei mesi fa veniva assassinato Chokri Belaid, leader dell'opposizione laica. "Dovremmo partire per Kelibia, per festeggiare l'Aid, ma tutto dipende dalla manifestazione di oggi", ci dice una signora italiana sposata con un tunisino. La frase ben sintetizza il timore, che si respira a Tunisi, che qualcosa possa accadere. Speriamo tutto si riduca ad allarmismi privi di conseguenze.

Intanto, per restare in tema di paure più o meno fondate, gli USA chiudono 22 ambasciate in Medio Oriente, Nord Africa e parte dell'Europa per il timore di attentati.

Altra sponda del Mediterraneo: Più precisamente, Italia. O meglio, Roma. Due manifestazioni pure lì.
La sera del 3 agosto si sarebbe dovuto festeggiare la nuova pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali nel tratto antistante il Colosseo. Ma nel bel mezzo della festa sopraggiungono gruppi di destra, tra cui l'ex sindaco Alemanno, che rovinano tutto, con il pretesto di contestare la possibile discarica da realizzare presso il Divino Amore. Al punto che la presidente della Camera Laura Boldrini rinuncia a salire sul palco per il suo discorso inaugurale.
Niente male come grado di civiltà. Ma non dovremmo stupirci.

Festa per la pedonalizzazione dei Fori Imperiali

Possibile fare peggio di un ex sindaco fascista che boicotta il suo successore? Certo! Le risorse italiane in certi campi sono illimitate! Basta attendere un giorno.

Domenica 4 agosto, Roma, via del Plebiscito. Sostenitori di Berlusconi si radunano per fargli sentire il loro affetto dopo la condanna. Pessime persone che, anziché vergognarsi per aver votato un ladro ignobile, un truffatore, lo acclamano - qualcuno con il coro "duce, duce", come mostra il prezioso contributo suggerito da Gaetano Speranza - dopo averlo preso a modello in questi vent'anni. Perché sono come lui: invidiano e ammirano la sua furbizia, le sue bugie, i suoi guadagni illeciti, le sue minorenni pagate, le sue frodi, il suo malcostume.
Non stupisce che il palco sia abusivo e non autorizzato dal Comune. E che siano stati divelti dei segnali stradali che ingombravano!

Perfettamente in linea con l'intelligenza dei suoi scagnozzi, ecco cosa pensa Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato (siamo consapevoli di come stiamo precipitando in basso? L'altro è Calderoli!), a proposito delle lamentele del sindaco Ignazio Marino:
"Ha rotto... In via del Plebiscito la segnaletica è stata ripristinata la sera stessa. Vedo che qualcuno dice che due segnali sono stati messi al contrario. Basta rigirarli, no?"
Vorrei fosse una barzelletta. E invece è tutto tristemente vero.

Un intenso primo piano di Maurizio Gasparri

Leggo allora qualche pagina web dei quotidiani nazionali per provare a comprendere cosa viene detto circa questo patetico, umiliante servilismo cui si sottopongono esseruncoli venduti o imbecilli.
Quello che più fa riflettere non è tanto l'indifendibile difesa di chi è dalla sua parte, quanto l'incapacità di metterlo seriamente a nudo da parte di chi si professa a lui contrario - perché a favore della giustizia, della serietà, dell'onestà, della civiltà, del lavoro, della cultura, delle competenze, della conoscenza, del rispetto.

Anziché stigmatizzare in modo netto, definitivo, perfino violento il comportamento di quest'ometto squallido, delinquente, corrotto e corruttore, familista e immorale, incivile ed egocentrico, che finalmente non potrà più vantarsi della famosa frase: "Non sono mai stato condannato", si preferisce evidenziare che il governo andrà avanti grazie al Pdl, che non sarà così irresponsabile da rompere i patti con il Pd.
Solo gli stolti o gli ingenui non sanno che questo significherà ricattare il Pd a ogni passo: O Berlusconi o facciamo cadere il governo.
Che cada, questo miscuglio di gente priva di dignità che si spartisce ancora poteri, poltrone e denaro.
Che non ha ancora seriamente messo mano alla legge elettorale mentre permette, nell'ombra, la lenta distruzione della Costituzione.

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